Preghiera in una pagina vuota

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Spunto di riflessione: cosa nasce da un foglio di carta bianco, una penna per scrivere, un cuore in tumulto e una mente creatrice?

Un foglio strappato, una matita a portata di mano e la mano che l’afferra e inizia a muoverla a caso sulla carta. Poco dopo, però, i segni diventano parole e le parole, lentamente, compongono frasi.

Ma cosa significa? 

Che ognuno di noi, prima o poi, attraversa momenti ricchi di emozioni o attimi burrascosi dove la propria vita ondeggia tra la consapevolezza di chi si è e il desiderio di ciò che vorremmo essere. Apparentemente, il solito dilemma. In realtà, sono piccole, ma preziose, opportunità che tutti noi riceviamo quando mettiamo in sinergia lo spirito creativo e come ci percepiamo in relazione agli altri

Subito dopo… è solo opera del potere terapeutico della scrittura.

Nascono parole che descrivono un processo, si focalizzano stati d’animo e, ispirati a compiere un balzo di consapevolezza, trasformiamo all’istante l’intento con cui ci approcciamo al quotidiano. 

La scrittura insegna a tracciare confidenze e a divenire professionisti della cura. 

Ecco che si trasforma anche la disposizione d’animo con cui viviamo le relazioni con le persone che ci circondano.

Quando mi osservo, comprendo l’importanza del “come” tutto cambia. Questo processo avviene quando sono pronta a scegliere o a darmi la possibilità di essere attraversata dalla forza dell’amore, che si manifesta anche in un foglio di carta bianco, trovato per caso. 

È commovente, alla fine, leggere ciò che ho scritto e, al contempo, sentire che ciò è stato possibile. È una metamorfosi che richiede un percorso graduale di consapevolezza e di trasformazione dentro sé stessi.

Oggi ho ritrovato un foglio di carta ingiallito, stropicciato ai lati. Tanto tempo prima, la mia mano aveva tracciato qualche scarabocchio ai lati, ma al centro di esso ha dato vita a una preghiera. Nata così, tra un’emozione provata e pensieri danzanti tra le pieghe della ragione. Ballerini convinti, lì, dove i sogni si mescolano alla realtà.  

Questa preghiera era per me, perché per cambiare il mondo dobbiamo prima cambiare noi stessi. Ma oggi, decido che deve prendere il volo e ricordare a tutti che noi siamo e abbiamo sempre la possibilità di esprimerlo. A me, basta spesso un pezzo di carta e una matita. A te, lettore, cosa serve per dirmi chi sei?

PREGHIERA A UNA PAGINA NON ANCORA SCRITTA

Nella penombra della vita
e nel silenzio dell’esistenza,
io t’imploro:

vivi la tempesta, rimani luce
e fortifica la coscienza.

Nei crocevia delle scelte,
non pensare, ma lasciati guidare.

Nella notte delle sfide,
innalza lo sguardo
e non sentirti sola.

Tu sei, perché l’Infinito è.

Nel dolore e nella fatica
non smarrire la meta,
aggrappati alla consapevolezza e ricorda chi sei.

Con la fede nel cuore
va’ dove ti porta l’Amore.

Nel fuoco e nella pioggia
non cambiare, ma raggiungi le stelle
e danza con la luna.

Va’ dove lo spirito ti conduce,
librati nell’aria e urla di gioia.

Nelle sabbie mobili delle preoccupazioni
espandi le emozioni, chiudi gli occhi
e lascia il mondo all’esterno:

serve ritrovarsi per sapere dove andare.

Abbraccia l’essenza incondizionata,
la voce che sussurra nel vento e
prometti di camminare nella bellezza,
mentre le tue mani rispettano le cose create.

Sii saggia, dopo ogni lezione nascosta 
tra le foglie o in mezzo alle rocce.

Cammina delicatamente sulla Terra
e custodisci la vita.

Impara dalle stagioni di pace
a incantare i dubbi e le paure.

Chi sei tu? Chi sono io?

Semplicità che sopravvive alle fatiche.

Una stella nel viaggio della vita.

Una scintilla nella fiamma della Verità.

Tu sei, perché credi.

Guarda avanti, è già mattina.

Siamo nati per brillare, nell’essere e nel sogno.

Non si tratta solo di te o di noi,
semplicemente così è.

È tutto… è niente… è la chiave
dell’Amore universale.

Sacro, puro, divino, immortale.

Io t’imploro: vivi nel presente, 

agisci in sintonia,

vibra di questo Amore,

libera l’anima e crea questo istante.

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Serena Savarelli
Serena Savarelli nasce ad Arezzo il 26 luglio 1979, laureata in Ostetricia, vive a Castiglion Fiorentino con il marito e i figli, biologici e adottivi. Serena lavora come ostetrica di comunità nel consultorio familiare del suo paese La scrittura è la sua passione fin da piccola nella quale continua a formarsi, reputandolo un importante strumento nella cura di sé. Il Master in Scrittura Terapeutica è stato fondamentale per la sua crescita interiore. Inizia a pubblicare per MonteCovello Editore nel 2017 vari racconti e poesie e il suo primo romanzo La vita in una matrioska. Con Pav Edizioni continua a pubblicare racconti in antologie della collana Pav per il sociale, condividendo così tematiche importanti come la cura di sé, la diversità in tutte le sue forme, la violenza sulle donne e maternità e disabilità. Sempre con la stessa casa editrice è in procinto di pubblicare il suo secondo romanzo. Serena Savarelli è impegnata da molti anni nella tutela dei diritti dei minori special needs, collaborando con le associazioni di volontariato Voci diverse e M’ama dalla parte dei bambini, attive nel territorio italiano. Entrambe le associazioni promuovono la realizzazione di una rete di sostegno tra le famiglie che vivono la disabilità del proprio figlio, in un contesto d’inclusione e di accoglienza per il benessere globale della persona. Pubblica nel 2022 il romanzo “ Dove il sole si ferma” Pav edizioni , scritto con la sorella Giulia
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