Nel segno della Scrittura Terapeutica si incontrano Sonia Scarpante ed Eugenio Borgna

Tempo di lettura: 4 minuti

Tutto è partito da una mia esperienza di vita dopo aver incontrato sulla mia strada la malattia oncologica.
Esercitavo la mia professione come Architetto e di colpo il tumore ha sbarrato la mia strada sollecitandomi ad una riflessione profonda su me stessa.  

Ho iniziato così, in quei giorni di rinascita interiore,  a scrivere dando luce alle mie emozioni, ai sentimenti che erano cresciuti dentro me, ma a cui non avevo dato parola restitutiva.
Da lì è nata la mia autobiografia di forte valenza terapeutica che ha trasformato quelle parole in senso e opportunità non solo per me ma anche per persone e gruppi che hanno creduto nella validità di questo progetto.

Un progetto che è andato ampliandosi con la realizzazione di testi nuovi e con percorsi formativi in strutture sociali sempre più elettive. Ho creduto  fortemente in tutti questi ultimi venticinque anni di vita nella validità del progetto con successivi riconoscimenti che mi hanno sempre più motivata e fra questi cito il gesuita e caro amico  Bartolomeo Sorge, lo psichiatra Eugenio Borgna, amico solenne di un foriero epistolario ancora in fieri,   lo psicoterapeuta Massimo Recalcati che ha letto i miei testi con viva adesione; intellettuali di fama prestigiosa  che hanno imparato a conoscermi attraverso il volto della scrittura terapeutica.

E in tal senso devo necessariamente citare la profonda prefazione di Eugenio Borgna al mio ultimo libro: “ Pensa Scrivi Vivi. Il potere della scrittura terapeutica” perché proprio le sue parole sono una egregia attestazione che dà pieno titolo e merito al mio progetto di scrittura terapeutica.

Vi conduco alle parole della sua prefazione che sanno essere migliori delle mie per spiegarvi quanto è incantevole e splendido questo percorso con la scrittura terapeutica che può essere praticato da tutti voi per imparare a conoscersi in profondità.

Si riporta qui di seguito la Prefazione di Eugenio Borgna
al libro "Pensa Scrivi Vivi.Il potere della scrittura terapeutica" di Sonia Scarpante. TS Edizioni. Anno 2022

Questo libro è un bellissimo colloquio con la interiorità di Sonia Scarpante, e con quella delle persone con cui lei si è incontrata, e si incontra, nel corso della sua vita. Un colloquio con le emozioni, che nella sua vita sono germogliate, e sono rivissute, con la grazia di una scrittura di una grande bellezza, e profondità. Le parole sono creature viventi, così le definiva un grande scrittore austriaco del secolo scorso, Hugo von Hofmannsthal, e quelle di Sonia Scarpante ne sono una splendida testimonianza, che affascina e commuove.
La storia della sua vita si svolge lungo il cammino, che dall’adolescenza la porta alla giovinezza, e da questa alla età adulta, con una sincerità e uno splendore indicibile. Le sue esperienze di vita scolastica sono struggenti, e si leggono con il cuore in gola. La delicatezza accompagna la descrizione dei suoi anni di liceo e di università, e di quelli che ne sono seguiti, e che rivivono nelle pagine di questo libro con vibrazioni e inquietudini del cuore nelle quali sono stato immerso.
La storia della esistenza di Sonia si intreccia mirabilmente a quella delle persone, che il destino le ha fatto incontrare: i suoi familiari, e i giovani e gli anziani, che con Sonia sono stati, e sono, in dialogo infinito. Alle sue riflessioni sul senso della vita, che sono nello sfondo di tutte le pagine del libro, di una bellezza e di una intelligenza del cuore luminosi, si accompagnano i testi e le confessioni delle persone che Sonia ha ascoltato, e che sono state aiutate nella cura delle ferite della loro anima. Le sue riflessioni, che ho letto commosso, e ammaliato, sono scialuppe, sulle quali ciascuno di noi è invitato a salire: salvandosi. I dialoghi, che lei ha con giovani, e non più giovani, non si possono riassumere nei loro sconfinati orizzonti di senso, ma hanno nondimeno radici comuni: quelle della grande importanza e della funzione risanatrice che ha la scrittura, sì, la scrittura tarapeutica, alla quale Sonia ha dedicato la sua vita nella ricerca di una meta e di una prospettiva di conoscenza di sé, e di una cura, che sembravano impossibili. Le pagine, e i libri, di Sonia hanno descritte le fondazioni terapeutiche della scrittura, e non si possono leggere senza sentirsi incantati. 
La pagina scritta induce a guardare in noi stessi, nella nostra interiorità, scendendo negli abissi, dai quali vorremmo allontanare il nostro sguardo. Le parole di sant’Agostino ci ricordano che solo nella vita interiore dell’uomo abita la verità, e il libro di Sonia ne è una entusiasmante testimonianza. Solo leggendole, e rileggendole, è possibile cogliere fino in fondo le meraviglie di queste pagine, che ci immergono nella riscoperta di valori che oggi sono perduti, o almeno smarriti.
Nel contesto di queste mie parole, che sento così fragili, se confrontate con quelle di Sonia, ispirate dalla percezione del dolore e delle gioie, della tristezza e della tenerezza, ci sono oasi autobiografiche struggenti, come quelle che Sonia dedica con nostalgia e con tenerezza a persone, che non sono più in vita, e fra queste a padre Bartolomeo Sorge, mirabile testimone di una fede e di una speranza, che aiutavano a vivere anche nelle dolorose e oscure stagioni della vita, come sono state quelle che lasciavano allora la Sicilia. Anche nel breve spazio di una prefazione non potrei non ricordare la sensibilità e la tenerezza, la grazia e la nostalgia, delle parole di Sonia che rievocano la vita di padre Sorge.
Un libro, vorrei dire questo ancora, che ci toglie dalla quotidianità e dalle banalità, e ci immerge negli sconfinati orizzonti della scrittura terapeutica, ricolmi di luce interiore, che ci aiutano a guardare al di là delle apparenze, e a cogliere le profondità e la originalità della vita. Leggiamo, e rileggiamo, questo libro, e manteniamone nel nostro cuore le indelebili tracce, che ci aiuteranno a non perdere la speranza contro ogni speranza, e accogliamo l’invito coraggioso e ardente di Sonia a rivivere il fascino della scrittura, come una sonda, che dischiuda attese perdute.
Non posso non dire ancora che un libro come questo, così è stato per me, si inizia, e non si può non continuarlo fino alla sua conclusione. I temi, di bruciante interesse umano, si intrecciano gli uni agli altri, e ci aiutano a intravedere la luce nelle notti oscure dell’anima, le parole di san Giovanni della Croce, quelle che noi stiamo vivendo. Sì, la scrittura è un medium che fa sprigionare dal cuore risorse smarrite, o perdute, ignorate, o dimenticate. Così noi viviamo, e così vorrei prendere commiato da un libro creativo e luminoso come questo.

Libro: “Pensa Scrivi Vivi.Il potere della scrittura terapeutica
Autore: Sonia Scarpante
Casa Editrice: TS Edizioni
Anno: 2022


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Sonia Scarpante
Marinella Scarpante, Sonia, è un architetto milanese con la vocazione per la scrittura. Dopo una malattia oncologica ha pubblicato il libro Lettere ad un interlocutore reale. Il mio senso, a cui hanno fatto seguito diverse prestigiose pubblicazioni. Presidente de La cura di sé collabora con numerose riviste e associazioni. Scrittrice prolifica, è una delle maggiori esponenti nazionali della scrittura curativa, attraverso i suoi master e corsi insegna il metodo Scarpante della cura di sé attraverso la narrazione. Ha pubblicato anche su riviste scientifiche all’estero e fra queste si annovera la prestigiosa e autorevole rivista americana“ Academia”.
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